[ Pobierz całość w formacie PDF ]

della mafia. La natura imita l'arte: ammazzato sulle scene liriche dalla musica di Ma-
scagni e dal coltello di compare Alfio, Turiddu Macca cominciò a popolare le mappe
turistiche della Sicilia e i tavoli d'autopsia. Ma qualche volta, di coltello o di lupara
(non più di musica, per fortuna), la peggio toccava ai compari Alfio: e il capitano
Bellodi, in quel momento, non sapeva tenerne conto; e questa distrazione avrebbe
pagato con una piccola censura.
Dalla Procura e dal Casellario i brigadieri D'Antona e Pitrone portarono il 'nulla'
relativo a Paolo Nicolosi: niente condanne, niente carichi pendenti. Il capitano ne eb-
be soddisfazione e impazienza: impazienza di correre a S., di parlare con la moglie di
Nicolosi, con qualche amico dell'uomo scomparso, col maresciallo; e di interrogare
quelli della masseria di Fondachello e poi, valutata l'opportunità, quei tali La Rosa e
Pizzuco che il confidente gli aveva segnalato.
Si era già fatto mezzogiorno. Ordinò che preparassero la macchina e scese di
corsa, una eccitazione di canto gli cresceva dentro e davvero canticchiava scendendo,
allo spaccio: e mangiò due tramezzini e bevve, bollente, un caffè; un caffè che il ca-
rabiniere-barista gli faceva speciale, nella speciale quantità di caffè e abilità di farlo
che un napoletano, com'era il carabiniere-barista, poteva impiegare per riscuotere la
speciale stima di un superiore.
La giornata era fredda ma luminosa, il paesaggio nitido: gli alberi, i campi, le
rocce davano l'impressione di una gelida fragilità, come se un colpo di vento o un ur-
to potesse frantumarli in un suono di vetro. E come vetro l'aria vibrava dal motore
della seicento; e grandi uccelli neri volavano come dentro un labirinto di vetro, im-
provvisamente virando o strapiombando o verticalmente avvitando in su il loro volo
come tra invisibili pareti. La strada era deserta. Sul sedile posteriore, il brigadiere
D'Antona teneva il mitra con la bocca fuori del finestrino, il dito sul grilletto. In quel-
la strada, un mese avanti, la corriera che da S. andava a C. era stata fermata e tutti i
viaggiatori derubati. I rapinatori, tutti giovanissimi, erano già nel carcere di San
Francesco.
Il brigadiere guardava inquieto la strada e pensava stipendio e spese, moglie e
stipendio, televisione e stipendio, bambini ammalati e stipendio. Il carabiniere-autista
pensava Europa di notte, che aveva visto la sera prima, e Coccinelle che era un uo-
mo, e come è possibile, e vorrei vedere com'è uomo: e dietro questo pensiero, più vi-
sione che pensiero, c'era sommessa, nascosta, che il capitano non gliela scoprisse, la
preoccupazione che non aveva mangiato in caserma e chi sa se faceva in tempo a
mangiare coi carabinieri di S.: e il capitano, che era un diavolo d'uomo, invece gliela
scoprì, disse che a S. loro due, brigadiere e autista, avrebbero dovuto arrangiarsi a
mangiare qualcosa; e si rammaricava di non averci pensato prima della partenza. Il
carabiniere arrossì, pensò 'è buono ma legge le cose che ho in testa', che non era la
prima volta; il brigadiere disse che non aveva appetito, e senza mangiare poteva re-
stare fino all'indomani.
A S. il maresciallo, che non era stato avvertito, venne fuori col boccone in gola
e rosso per la sorpresa e per il dispetto; l'arrosto di castrato era rimasto sul piatto,
freddo sarebbe stato disgustoso, e a riscaldarlo ancora di più: il castrato va mangiato
caldo, col grasso che sgocciola ancora; e odoroso di pepe. Basta: facciamo penitenza,
vediamo che novità c'è.
Novità ce n'erano. Il maresciallo abbozzò approvazione: ma che ci fosse un rap-
porto tra l'uccisione di Colasberna e la scomparsa di Nicolosi, in verità del tutto con-
vinto non era. Fece chiamare la vedova, due o tre amici di Nicolosi, il cognato: disse
così al carabiniere, la vedova: che per essere morto era morto, dubbio non ne aveva;
un uomo tranquillo come Nicolosi non scompare per tanto tempo se non per la sem-
plice ragione che è morto. E intanto propose al capitano di prendere un boccone. Il
capitano rifiutò, disse di avere già mangiato. 'Hai mangiato' pensò il maresciallo: e il
suo rancore fu gelido come ormai il grasso intorno alle costolette di castrato.
Era bellina, la vedova: castana di capelli e nerissimi gli occhi, il volto delicato e
sereno ma nelle labbra il vagare di un sorriso malizioso. Non era timida. Parlava un [ Pobierz całość w formacie PDF ]

  • zanotowane.pl
  • doc.pisz.pl
  • pdf.pisz.pl
  • annablack.xlx.pl
  •